Ritrovamento sottomarino australiano
Un sottomarino da guerra della Marina Australiana, HMAS AE1, è stato rinvenuto al largo della Papua Nuova Guinea, 103 anni dopo essere affondato con a bordo 35 marinai australiani e britannici. Del sottomarino si erano perse le tracce il 14 febbraio 1914, in piena Prima guerra mondiale: era partito verso la Nuova Guinea. Ben dodici spedizioni erano state nel tempo organizzate per cercare di rintracciarlo e recuperarlo ma erano andate tutte a vuoto. La tredicesima è stata quella fortunata, realizzata anche con l'ausilio di un drone sottomarino.
La nave di ricerca olandese Fugro Equator ha infatti utilizzato un veicolo sottomarino autonomo munito di ecoscandaglio a raggi multipli, che ha permesso di riprendere immagini tridimensionali a 300 metri di profondità. E così dopo appena un'ora di ricerche è arrivato il risultato che tutti si attendevano. La spedizione è stata finanziata dal governo australiano e da alcune aziende che hanno messo a disposizione ingenti risorse, attraverso alcune donazioni. Il sottomarino, operativo da sette mesi al momento della scomparsa, 800 tonnellate di peso e una lunghezza di 54 metri, è stato ritrovato a 300 metri sott'acqua nei pressi delle Isole del Duca di York.
Secondo le prime ipotesi a determinare l'affondamento fu un durissimo impatto con il fondale. Il governo australiano ha deciso di commemorare le 35 vittime che si trovavano a bordo e sono stati presi contatti con i loro discendenti. «Questa è una delle scoperte più significative nella storia navale australiana che ha risolto quello che è stato per anni un vero e proprio mistero - ha commentato il ministro della Difesa australiano, Marise Payne - la scomparsa dell'AE-1 fu una tragedia significativa per la nostra nazione. Credo che questo aiuterà a dar pace alle famiglie e ai parenti delle vittime e forse un giorno scopriremo perché il sottomarino è affondato. Il governo australiano discuterà con quello di Papua Nuova Guinea la forma di una commemorazione duratura e di un riconoscimento nei confronti dell’equipaggio dell’AE1». Secondo il comandante della spedizione di ricerca, l’ammiraglio in pensione Peter Briggs, «la scoperta ha confermato che il sottomarino subì un guasto catastrofico, probabilmente, durante un’immersione addestrativa mentre era diretto a Rabaul, e urtò il fondo roccioso ad alta velocità». Come già accaduto per il ritrovamento di altri relitti non è stata resa nota, per proteggere il relitto del sottomarino, la sua esatta posizione nelle acque della Papua Nuova Guinea : si sa solo che sembra essersi preservato in un unico pezzo, resistendo tutti questi anni.