Sull’incidente nucleare in Russia, i più preoccupati sono gli Americani
I sismografi della Ctbto (Comprehensive Nuclear-test-ban Treaty Organization), che vigilano sugli esperimenti nucleari, l’8 agosto hanno registrato un movimento tellurico “anomalo” in una base militare russa nei pressi di Nenoska, cittadina che si trova nella regione di Arkhangelsk, nel nord della Russia, sulle coste del Mar Bianco, quello che solo pochi giorni dopo il New York Times descrive come "orse uno dei peggiori incidenti nucleari avvenuti in Russia da Chernobyl", anche se di scala molto minore.
Dal 1965 in poi qui sono stati testati numerosi razzi, principalmente prototipi per l'impiego su sottomarini missilistici ed anche in passato alcuni esperimenti non hanno avuto esito positivo: nell’incidente più recente, però, sono morte sette persone, specialisti dell’agenzia atomica Rosatom e del ministero della Difesa.
Dopo primi giorni di reticenza e segretezza alla fine le autorità russe hanno ammesso che l’incidente sia avvenuto a seguito di un test missilistico fallito. L’esplosione avrebbe interessato un piccolo reattore nucleare che forniva materiale di propulsione ad un missile sperimentale a combustibile liquido, che l’esercito russo sta testando da alcuni mesi. Quello che più preoccupa l’opinione pubblica è ora il livello di radiazioni registrate vicino al sito dell’esplosione le quali avrebbero superato fino a 16 volte la norma (almeno 20 volte secondo i dati forniti invece da Greenpeace). Il giorno dell’incidente nella Baia della Dvina antistante la base militare di Nyonoksa si sarebbe trovata (lo confermerebbero analisti militari americani attraverso diverse immagini satellitari) la nave per il trasporto di combustibile nucleare Serebryanka, specializzata inoltre nel recupero di rifiuti radioattivi, particolare aggiuntivo che darebbe corpo alla tesi di un test su missili a propulsione atomica finito in tragedia.
Sulla questione spinosa di che tipo di arma fosse, il Cremlino non ha rilasciato commenti, se non una laconica assicurazione sul fatto che, come ripetuto più volte da Putin, la Russia è "molto avanti" nello sviluppo di armamenti ultra tecnologici. Parole soppesate con cura, che da un lato tendono a fare dimenticare l’imbarazzo di Mosca nel ritrovarsi, per la seconda volta dal 1986, nella scomoda situazione di essere interrogata dalla comunità internazionale sul genere di esperimenti che sta portando avanti e sulla loro reale pericolosità, dall’altro contribuiscono a rafforzare la prova muscolare con Washington. I più preoccupati per il misterioso incidente nucleare oggi non sembrano essere i vicini della penisola scandinava, che comunque continuano a monitorare lungo i loro confini i livelli radioattivi, ma proprio gli Statunitensi che evocando il pericolo di fall-out radioattivo ripercorrono con la mente gli ormai, neanche troppo, sbiaditi scenari della Guerra Fredda.
Pian piano si delinea così un quadro che va ben oltre il fenomeno in sé, riportandoci a climi da riarmo nucleare che pensavamo ormai relegati al passato. Per l’intelligence e gli esperti americani, un misterioso disastro atomico filtrato tra reticenze, ritardi e contraddizioni del Cremlino è soprattutto la dimostrazione che la Russia stia sperimentando, in una delle sue “città segrete” dedicate alla ricerca militare, un sistema di missili considerato particolarmente pericoloso e preannunciato già nel 2018 da Vladimir Putin in persona: un nuovo, potente, armamento, nome in codice 9M730 & "Burevestnik" (o Ssc-X9 "Skyfall" nella terminologia Nato), una delle nuove armi supersoniche, dotata sia di testata che d’un sistema propulsivo nucleare.
Da tempo, infatti, le principali potenze al mondo cercano di superare la tecnologia che alimenta i missili terra-aria, che funzionano ancora a combustibile e sono per questo lenti e prevedibili. Un missile a propulsione nucleare, invece, si muoverebbe molto più velocemente (fino a cinque volte la velocità del suono), potrebbe colpire qualsiasi punto del pianeta e soprattutto renderebbe inefficaci gli attuali sistemi di difesa missilistici degli Stati Uniti e della Nato.
I missili a propulsione atomica sono in grado di arrivare pressoché ovunque nel mondo.
L’idea non è nuova, ma sinora non è stata ritenuta applicabile da un lato per l’instabilità di questa tecnologia e dall’altro per i costi particolarmente elevati. In Russia invece il progetto per un missile a propulsione nucleare avrebbe preso ufficialmente il via nel marzo 2018 (ma gli studi sarebbero iniziati già l’anno precedente) e da allora i test effettuati sarebbero stati almeno 13. Del resto, Vladimir Putin ne aveva già enfatizzato in ogni modo il loro arrivo futuro nell’arsenale russo. L’incidente è avvenuto a una settimana dalla fine degli effetti dell’INF (Intermediate- Range Nuclear Forces Treaty) lo storico trattato siglato nel 1987 tra Urss e Stati Uniti che pose fine alla vicenda degli euromissili, ovvero dei missili nucleari a raggio intermedio installati in Europa da USA e URSS. L’INF è decaduto lo scorso primo agosto dopo innumerevoli accuse di presunte violazioni del trattato da ambo le parti.
Questo passo indietro dell’amministrazione di Donald Trump non è avvenuto certo in maniera “cordiale”, bensì attraverso affermazioni aggressive da entrambe le parti. La rescissione del Trattato permette difatti agli Usa di porre in essere ciò che finora avevano soltanto minacciato: tornare a dispiegare nelle basi dei Paesi Nato i propri missili. I più avanzati, in grado di raggiungere in pochi minuti persino la Cina, oggi vero avversario di Washington. In questo scenario la Russia non può certo stare a guardare, preferendo sfruttare a livello propagandistico anche il recente incidente nucleare. Secondo gli esperti, dietro alle mosse del Cremlino ci sarebbe la volontà di intimidire Washington e Pechino e indurli a nuovi negoziati.
Fonti:
https://www.lettera43.it/incidente-nucleare-russia-missili-skyfall-usa/?refresh_ce
https://tg24.sky.it/mondo/2019/08/14/incidente-nucleare-russia-news.html
https://www.ilsole24ore.com/art/usa-l-esplosione-nucleare-russia-e-quella-missile-invisibile-skyfall-ACZk7Ze
https://www.nextquotidiano.it/incidente-nucleare-in-russia-ha-contaminato-anche-la-norvegia/
https://www.ildolomiti.it/cronaca/2019/lesplosione-nucleare-a-470-chilometri-dalla-finlandia-greenpeace-radiazioni-cresciute-di-20-volte-il-cremlino-gli-incidenti-succedono
https://www.open.online/2019/08/17/incidente-nucleare-a-severodvinsk-e-i-timori-di-un-riarmo-nucleare/