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Come accelerare la transizione energetica

È un momento molto difficile per l’umanità, sono molti i problemi che ci affliggono e che dobbiamo affrontare, alcuni provocati proprio da noi. Il cambiamento climatico, ad esempio, è lo stato di sofferenza del Pianeta che si esprime con temperature fuori record massimi e la mancanza di risorse primarie. Ne ho parlato spesso negli scorsi articoli: sostenibilità come chiave economica e social per l’Italia, emergenza clima, green economy e molti altri che potrete trovare navigando nel mio blog. 

Tante sono le azioni che dovremmo e potremmo intraprendere. Purtroppo, però, il divario tra il traguardo che ci prefiggiamo e le effettive azioni cresce costantemente, invece di ridursi come dovrebbe.  

È universalmente riconosciuto che le energie rinnovabili abbiano un forte impatto sulla transizione energetica. Si tratta di energie dal valore inestimabile e con forte potenziale. Tuttavia, ad oggi, viene utilizzato solo il 20% dello spettro energetico. Possiamo pensare di toccare il 50% nel 2050, ma è ancora troppo poco per coprire tutto il fabbisogno. Sarà necessario ricorrere a soluzioni innovative e, soprattutto, sostenibili. 

L’idrogeno, per esempio, può sostituire i combustibili fossili, ma c’è un rovescio della medaglia: la sua produzione ha un forte impatto in termini di CO2. C’è, poi, il metano verde che può costruire un altro tassello in questa battaglia contro l’inquinamento. 

In sintesi le carte sul tavolo sono diverse, staremo a vedere come queste, e altre soluzioni, si faranno spazio e prenderanno forma, nella speranza che la cosapevelozza dell’emergenza sia sempre più presente non solo nei governi, ma anche tra gli individui. Insomma, sono diverse le carte in tavola.