La Posidonia Oceanica rischia l’estinzione
Il surriscaldamento globale non risparmia la Posidonia Oceanica che rischia l'estinzione entro trent'anni.
Questa pianta si trova solo nel Mar Mediterraneo e ha un ruolo fondamentale nell'ecosistema marino.
Le praterie di Posidonia infatti, agiscono attivamente sui fondali marini (la loro struttura trattiene i sedimenti impedendone la dispersione) e passivamente (durante il periodo autunnale con le foglie secche che si accumulano sui litorali) smorzando la potenza di onde e correnti e limitando così la perdita di sabbia che di fatto contribuisce a ridurre l'erosione costiera.
Non solo, le praterie assorbono grosse quantità di anidride carbonica e producono nutrienti per molte specie, oltre a fornire un habitat ideale per molte specie animali e vegetali.
Cosa minaccia il loro equilibrio? Cambiamenti climatici e azioni antropiche (inquinamento, pesca a strascico, costruzione di porti, dighe, ecc).
Per limitare gli effetti del surriscaldamento globale, si può intervenire anzitutto sul fattore antropico, cercando di preservare quanto è rimasto e poi, agire in maniera tangibile con azioni di ripristino e riforestazione delle praterie.
La prossima volta che vedrete foglie secche sul bagnasciuga, ricordate che appartengono al tesoro verde dei nostri mari e che c'è solo da guadagnare a lasciarle lì dove sono!
